Neve, Gliz e Paragliz
Torino, Porta Susa, settembre 2006
Mi alzo, faccio colazione come sempre al bar sotto casa, svogliatamente guardo oltre alle vetrine e... No, non ci credo, sono ancora li... sono passati sette mesi, inverno primavera estate e sono ancora li. Neve, Gliz e Paragliz. Unico retaggio delle olimpiadi che furono ( visto che gli impianti olimpici sono tutti chiusi ).
Neve è la femminnuccia, Gliz è il maschietto e Paragliz (aster)?
Esiste un terzo genere sessuale? Gay? Lesbo? Transgender? O il disabile è unisex?
Personalmente ritengo che le olimpiadi siano una celebrazione della bellezza del corpo umano come nell'antica Grecia. Lo riconosco è un mio limite, non apprezzo l'armonia di un corpo handicappato. Sono a disagio. Se le paraolipiadi sono una strada per permettermi di uscire dal mondo patinato dei media ed emanciparmi dovrebbero essere parte integrante dell'olimpiade: svolgersi negli stessi giorni, con lo stesso comitato, con la stessa copertura TV, con gli stessi premi e con le stesse mascotte. Non essere relegate oltre i margini del circo. Non si è neppure riusciti a pensare a una mascotte unica uguale per tutti. Non siamo stati in gradodi immaginare niente di meglio che un mondo di bambini e bambine... e di Paragliz, soli.
Viviamo in una società schizofrenica che si ricorda dell'handicap solo ogni quattro anni (e in seconda serata). Queste parolimpiadi sembrano più un circo dei freak che spettacolarizza ghettizzandole le differenze che una festa dello sport. Un evento dove tutto è para, paracerimonia, paravolontari, paramedaglie, paramascotte.
Anche la fiaccola era monca, una parafiaccola.
Vado a dormire sperando domani di non trovare più le mascotte olimpiche ma gli impianti sportivi aperti. Per tutti.
Mi alzo, faccio colazione come sempre al bar sotto casa, svogliatamente guardo oltre alle vetrine e... No, non ci credo, sono ancora li... sono passati sette mesi, inverno primavera estate e sono ancora li. Neve, Gliz e Paragliz. Unico retaggio delle olimpiadi che furono ( visto che gli impianti olimpici sono tutti chiusi ).
Neve è la femminnuccia, Gliz è il maschietto e Paragliz (aster)?
Esiste un terzo genere sessuale? Gay? Lesbo? Transgender? O il disabile è unisex?
Personalmente ritengo che le olimpiadi siano una celebrazione della bellezza del corpo umano come nell'antica Grecia. Lo riconosco è un mio limite, non apprezzo l'armonia di un corpo handicappato. Sono a disagio. Se le paraolipiadi sono una strada per permettermi di uscire dal mondo patinato dei media ed emanciparmi dovrebbero essere parte integrante dell'olimpiade: svolgersi negli stessi giorni, con lo stesso comitato, con la stessa copertura TV, con gli stessi premi e con le stesse mascotte. Non essere relegate oltre i margini del circo. Non si è neppure riusciti a pensare a una mascotte unica uguale per tutti. Non siamo stati in gradodi immaginare niente di meglio che un mondo di bambini e bambine... e di Paragliz, soli.
Viviamo in una società schizofrenica che si ricorda dell'handicap solo ogni quattro anni (e in seconda serata). Queste parolimpiadi sembrano più un circo dei freak che spettacolarizza ghettizzandole le differenze che una festa dello sport. Un evento dove tutto è para, paracerimonia, paravolontari, paramedaglie, paramascotte.
Anche la fiaccola era monca, una parafiaccola.
Vado a dormire sperando domani di non trovare più le mascotte olimpiche ma gli impianti sportivi aperti. Per tutti.