27 settembre 2006

Stadio Ex Comunale / Olimpico di Torino / Grande Torino

Prima polemica. A.A.A. Nome cercasi

Lo stadio di Frosinone si chiama "Matusa".
Matusa non è il nome di un vecchio campione del Frosinone, bensì un chiaro riferimento alla vetustà della struttura. Il soprannome dato dai tifosi è diventato col tempo il nome proprio dello stadio. Ora che è stato radicalmente ristrutturato suggerirei di chiamarlo con l'ossimoro "NuovoMatusa".
La questione del nome non è secondaria dato che "nomina sunt consequentia rerum", tranne a Torino.
Lo stadio "Delle Alpi" inadatto al calcio, di nome e di fatto, era invece perfetto, di nome e di fatto, per lo svolgimento delle cerimonie delle Olimpiadi Invernali 2006 (grande capienza, buona acustica, comodo e ampio parcheggio, vicino ad aeroporti e autostrade e dulcisi in fundo circondato dalle Alpi). Spesa prevista per l'adeguamento olimpico poche centinaia di migliaia di euro per la sicurezza.
Tutto maledettamente troppo complicato. Più semplice invece rivitalizzare un vecchio impianto (costruito negli anni 30) fu "Benito Mussolini" ora "Comunale". Nomi unici e originali. Dopo il maquillage la vicenda nomi non è mutata, per il periodo olimpico il nome è diventato come da tradizione "Stadio Olimpico". I tifosi, cui suona strano chiamare una casetta da 25.000 posti stadio Olimpico per una imbarazzante omonimia che la accomuna con strutture grosse tre volte tanto ( Roma 82.307, Monaco 69.060, Berlino 76.065, Vancouver 55.000, Beijing 91.000, Baghdad 80.000 ecc.) hanno ben pensato di chiamarlo ex-Comunale; circostanza particolare considerando che comunale prima di essere un nome proprio è un aggettivo e che lo stadio in questione è ancora proprietà del comune. Nubi avvolgono il nome futuro. Grande Torino risulta strano per uno stadio così piccolo, ironico per una squadra neo-promossa, irriverente per una società che mira a rinverdire i fasti del passato. Nonché fuori luogo per la Juve che per i prossimi anni coabiterà lo stadio (pagandone regolare affitto) e che ha dovuto già sopportare l'onta di acquistare uno stadio prospiciente la via Grande Torino.
I campioni non hanno maglia, così si dice: lo stadio di Genova è intitolato a un grande capitano del Genoa, lo stadio di Milano è intolato a una vecchia gloria Nerazzurra.
Nessuno ha mai protestato. Nome ideale per lo stadio di Torino sarebbe Vittorio Pozzo nato a Torino, giocatore Granata e indimenticabile "Commissario unico" della Nazionale bicampione del mondo e medaglia d'oro olimpica.
Anzi no. Dicevamo "nomina sunt consequentia rerum" e per un nonstadio non va bene un nome da stadio, va benissimo un nonnome...
Mi sembra già di senire Caressa in telecronaca: "Ancora pochi minuti e le squadre faranno ingresso in campo per l'attesissimo derby qui all'Anonimo di Torino."